lunedì 28 maggio 2007

Welcome Amarillo!



A new friend is arrived in La Casa a Pois! His name is Amarillo!

venerdì 25 maggio 2007

Go Buffalo!

Chris showed me this video from Utube. I think it's the most incredible animal video i've ever seen in my life! It moved my soul! Look at it. You will agree with me.

http://www.youtube.com/watch?v=8g5BoU8dKZ4

giovedì 24 maggio 2007

Minimations

Look at these beautiful shorts...they are so cute!

mercoledì 23 maggio 2007

For whom loves Paper Crafting

For whom loves Paper Crafting, visit this page on Flickr. It's so crazy and funny! Full of new ideas for working with paper!

It happens that a fish felt in love with me


Cena al ristorante cino-giapponese con Phil, Ga, una tedesca e una stilista. Siamo arrivati presto io e Phil affamati e attratti immediatamente dal tavolo accanto al lungo acquario dentro al ristorante. La popolazione acquatica era costituita da carpe, carpine e carpette un po stupidotte e agitate, un paio di pesci biscotto arancioni con una bocca a triangolo e lo sguardo poco sveglio, un pesce misterioso e taciturno sui toni del blu e un pesce molto antipatico giallo che se ne stava sempre per i fatti suoi. Mentre Phil mangiava allegramente una ciotola di PESCE crudo e riso e Ga si deliziava con un intera barchetta di pezzi di PESCE crudo, i pesciolini dell'acquario ci guardavano. Soprattutto due sono stati conquistati da me e Phil. Io ne avevo uno del tipo carpa, maculato arancio e nero, con due bei baffoni e sguardo languido. Phil, il S.Francesco ligure, ha conquistato il cuore invece di un bel pesce biscotto che lo guardava con tenerezza mentre muoveva la boccuccia a triangolo. Facevamo due belle coppie, un bel quartetto devo dire. Poi a un certo punto una carpa albina cicciona ha fatto un balzo fuori dalll'aquario, è atterrata nel mio piatto, si è alzata in piedi, no sulle pinne, e molto severamente ha fissato i suoi occhi samurai nei miei. Poi si è lisciata i baffoni e dopo una pausa di riflessione ha aperto la bocca e...mi ha sputato in faccia. Hahahahha sarebbe stato bellissimo !!! Bella questa storia! Hahahhaha! No non è vero, non è successo niente di tutto questo...abbiamo mangiato, bevuto, parlato di blog, di lavoro, di Tfr, ridacchiato e pagato il conto. Io ho provato a sfamare i pesci affamati con una nuvoletta di granchio ma il cinese cameriere mi ha redarguito severamente come se fossimo allo zoo! Beh dai almeno ci ho provato a renderli un pochino felici e a movimentare la loro noiosa serata nella casa-acquario!

domenica 20 maggio 2007

Boh...mmm ...i come from Bergamo

In tutti i miei viaggi..in tutte le mie vite ricominciate da zero in città nuove....a volte mi dimentico di una cosa importante...la mia città natale...il posto dove ho vissuto fino a 18 anni. Bergamo. Per chi sta lontano da un posto familiare è sempre un tuffo al cuore tornare e riconoscere delle atmosfere, dei colori, dei materiali, degli odori della propria città. Io faccio così...rimuovo dalla mia esistenza quei 18 anni di sensazioni perchè il ricordo mi farebbe stare male...e quindi non ci penso a Bergamo. Ma se per caso...navigo su Flickr e trovo addirittura una pagina di 200 e passa foto solo della mia città, allora mi fermo, mi perdo..e divento malinconica. Credo che questa sensazione sia condivisa da tanti miei amici che vivono lontani da casa.
Vi posto anche il link della pagina su Bergamo. Magari vi incuriosisce conoscerla.

Uffà!


ullàllà, originally uploaded by la casa a pois.

uff!


uff, originally uploaded by la casa a pois.

me and myself

giovedì 17 maggio 2007

Irina T. a great russian illustrator

I found a new talented artist. Look at her pictures

La mia nuova vicina di casa


Ho finalmente una nuova vicina di casa giovane e simpatica!

Certo, per stringersi la mano c'è ancora qualche problemuccio ma in un paio d'anni dovremmo riuscire a risolverlo. Per ora in segno di amicizia può solo sbavarmi sulla spalla. Forse al suo paese si fa così! Mah...

martedì 15 maggio 2007

Una racconto scritto dieci anni fa


Nella città di Worms in Germania viveva una bimba di nome Liù, abitava in un condominio molto fatiscente in periferia. Davanti alle finestre del suo appartamento al primo piano vedeva sempre, ad ogni scoccar dell’ora, passare il treno. Faceva tanto rumore ma per fortuna era corto . Una volta aveva chiesto alla mamma dove andassero tutte le persone che ogni giorno prendevano quel trenino, e la mamma aveva risposto che quella “vecchia carcassina” portava solo a Pontelagoscuro. Pontelagoscuro? Che nome incredibile, chissà che luogo misterioso doveva essere pensò per molto tempo la bambina. Si immaginò un paese molto buio anche a mezzogiorno, con gente trista e barbuta (perfino le donne, perché è vero che anche le donne, come ad esempio la zia Benita, possono avere i baffi!!) e con un lago color blu cobalto con tanta nebbia che vi calava appena faceva sera. In realtà rimaneva tante ore a fantasticare su paesi lontani perché Liù non aveva molto da fare; era una bimba piuttosto silenziosa e solitaria, si era trasferita in quel quartiere da poco. Prima abitava con la madre in centro alla città, ma quando la mamma aveva perso il suo posto di lavoro si erano dovute arrangiare alla meno peggio cercando alloggio in una casa popolare. Che cos’è una casa popolare? E’ una casa malconcia e malandata costruita con pochi soldi in cui sono stati creati tanti piccoli appartamenti pure malconci che il comune della città assegna alle famiglie o alle persone più povere e emarginate. Ecco dove era capitata la piccola Liù, ma non è che a lei importasse molto di quanto fosse povero l’appartamento o di quanto fosse piccola la sua stanzetta. Con la mamma si erano divertite tantissimo a colorare tutte le stanze di un colore diverso: la cucina l’avevano fatta arancione perché faceva pensare al Messico e ai suoi cibi piccanti, il salotto, che fungeva anche da camera da letto di mamma, lo avevano fatto verde e avevano disegnato sulle pareti tanti alberi carichi di uccellini, con ai piedi gruppi di gnomi e fate scorrazzanti che ogni volta che Liù ci posava lo sguardo le pareva sempre che le facessero l’occhiolino. Il bagno lo avevano dipinto con tanti delfini e stelle marine mentre la stanza di Liù era tutta bianca ma con disegnate delle nuvoletta azzurre e un sole e per terra avevano messo della morbida moquette verde su cui giocare rotolarsi e stiracchiarsi a più non posso.

venerdì 11 maggio 2007

Ego quoque?

Audrey

E' strano come avessi tanto tempo per me mentre ero raffreddata a casa settimana scorsa. E' stato bello. Avere modo di potermi vivere una giornata intera tutta per me. Alzarsi tardi, di martedì, poter aprire le persiane di casa e vedere l'albero verde di fronte alla finestra, sentire i suoni delle case accanto, la donna matta che parla da sola sul terrazzino di fronte, la vicina sotto che spazza, i muratori che finiscono la ristrutturazione accanto. Poi, lasciata la finestra, fare due passi un cucina, prepararsi il caffè nella moka, e nel frattempo andare in bagno a sedermi sonnacchiosa sul water, lavarmi per benino il muso e nel frattempo sentire il caffè uscire. Poter versare il caffè, metterci il latte freddo e inzupparci dei bei biscottoni di fronte alla tv.

Mentre sono seduta, voltare lentamente il viso verso la finestra.. un po' di luce mi fa socchiudere gli occhi, e vedo il sole che passa attraverso i rami del glicine... e poter godere di quella vista, della mia solitudine, di un cane sonnacchioso che vuole coccole e che ti guarda stupito: "Ma che ci fai a quest'ora a casa? Di solito sono io che appena te ne vai mi metto a fare il padrone, metto il grembiulino, passo l' aspirapolevere, sbatto i cuscini... che ci fai qui?" E poi avere tempo per pensare, un tempo dilatato, non morsicato qui e lì, pensare che c'è ancora una vita personale vissuta umanamente, non istericamente, perchè non riesco mai a fare tutto quello che vorrei.

E allora mi risiedo davanti al computer e comincio a dedicarmi al mio mondo. Al mio blog (avete visto quanti bei post di informazioni risalgono a quei giorni di pace?), ai libri per bambini sottratti in fiera a Bologna, a ritagliare, disegnare, chattare, comunicare, sistemare foto su Flickr e avere anche modo di conoscere una mamma brasiliana che fa pupazzi bellissimi per sua figlia.

Poi mi rimetto a sistemare un paio di cosine, pranzo e mi godo il primo pomeriggio, sdraiata sul divano a vedermi tutti quei programmi trash di Maria De filippi che mi vedevo quando ero studente, mi annoio e ritorno ai miei rituali d'arte e comunicazione, scrivere, pensare...pensare a cosa fare del mio futuro prossimo. Lasciare il lavoro a settembre per dedicarmi al mio sogno di disegnare, di avere una professione artistica e indipendente per il mio futuro. Oppure tirare ancora avanti aspettando che qualcosa accada in quel posto, che ci sia un aumento, una posizione più prestigiosa, una responsabilità non piu solo burocratico-relazionale ma anche artistica. Perchè uno che si sente di avere un mondo interiore potente, si sente di rischiare per non avere rimpianti futuri, ha comunque paura di buttarsi? Sarà perchè è la scelta sbagliata?Ho bisogno di consigli cari lettori...ho davvero bisogno di un aiuto concreto da parte vostra...lasciatemi dei commenti. Ve ne sarò grata. Lasciare quel lavoro, con un contratto di 6 mesi in 6 mesi, 8 ore al giorno, per 1000 euro al mese, in cui mi viene dato un ruolo di pubbliche relazioni ma anche di porta valigie e correggi lettere, per buttarmi in una scuola costosa di illustrazione dove forse potrei realizzare un sogno. Di essere io padrona del mio destino. Di avere in mano la tecnica artistica che prediligo e per cui ho una passione ormai da una decina d'anni? La spesa per la scuola e l'investimento di energie sarà molto grande, finirò a 31 anni, e non ho garanzie di riuscita poi concrete nel settore. Ma è il mio sogno, la mia passione. E' così che mi voglio vedere da grande. Assieme al mestiere di autrice di testi. Cosa che sto già facendo ora.

Prego chi se la senta di lasciarmi un commento di farlo. Sarei molto felice di sentire le vostre opinioni. Ne ho un gran bisogno!

mercoledì 2 maggio 2007

Le prime foto della Diva

Per tutti quelli che non hanno ancora avuto modo di conoscer Nina, ecco qui le prime foto esclusive della picciridda!

martedì 1 maggio 2007

The talented Romain Segaud

Romain Segaud is a french director very very young but very very talented! I suggest to have a good look to his web site and his works!
Everything is very interesting!

Il nuovo video di Donato

Donato mi ha mandato i link per poter vedere online il suo nuovo video per Casasonica. Consiglio a tutti di vederlo. Soprattutto ad Angelo che so che è un appassionato del settore. Ma anche a tutte le mie amiche donne che apprezzeranno i muscoli del cantante (soprattutto nel backstage!)

Some orange for a rainy day