martedì 16 ottobre 2007

Indian party in Cannes







In verità quella sera non ci volevamo andare. Il letto era il nostro unico obiettivo...Però dai, sei a Cannes, durante un fiera della comunicazione mondiale, con gente che viene dal Brasile, dalla Corea, dall'Arabia Saudita, dalla Russia. Ma si può mancare all'Opening Cocktail offerto dai produttori indiani di cinema, animazione e telefonia?Eh no! E così quatti quatti ci siamo avviati. Uff c'era una coda kilometrica di gente che voleva entrare al fantomatico Majestic Hotel dove si teneva il party. Ma si...portiamo pazienza. Ai lati della coda già si innalzavano due elefanti giganti in cartongesso, dipinti d'argento. Sembrava di stare sul set di un film. Arrivati all'entrata i bodyguard ci hanno controllato il badge per poter entrare e puff eccoci catapultati in India. Donne bellissime vestite in saari ci accolgono poggiandoci al collo sciarpe colorate, ballerini e ballerine multicolorati, dorati e sorridenti iniziano a danzare davanti a noi, sembrava di stare in un film bolliwoodiano. Da un lato una signora seduta su cuscini ci attendeva per metterci un bindi scintillante sulla fronte mentre dall'altro si intravvedeva l'entrata in saloni addobbati come il palazzo del sultano Solimano. Oro, fucsia, scintilliii, fiori, cuscini, nappe, tessuti... E cibo indiano per tutti, profumi inebrianti e tanto alcohol. In un angolo un uomo col turbante faceva tatuaggi, in un altro ci si poteva adagiare su cuscini per essere poi massaggiati. Tutto girava intorno a noi, eccitati dal tanto alcohol nelle vene. E poi attraversata una galleria si è aperto davanti a noi il salone dei balli. Un Buddha ci guardava da lontano, una dea Khali ci osservava e il dio della serata, un deejay sick con turbante bianco ed headphones lanciava nell'aria musiche travolgenti, ritmi che venivano da terre lontane ma resi con suoni elettronici e allora il film è arrivato al momento culminante. Sulla dancefloor potevamo vedere il mondo intero ballare, tutti coinvolti in un turbine, un unico corpo danzante ed eccitato. Occhi a mandorla, pelle scura, capelli biondi, occhi verdi, schiene nude e petti villosi. Ci siamo gettati anche noi nel turbine sfrenato. Abbiamo giocato, abbiamo guardato, abbiamo riso e ci siamo persi. E alla fine a mezzanotte la carrozza si è ritrasformata in zucca. Certo si poteva sperare di essere in vacanza, tutti li noi abbiamo pensato di non essere a Cannes per lavoro. Ma semplicemente per divertirci insieme e conoscerci. Noi venuti da terre lontane. E invece mesti mesti tutti abbiamo iniziato ad avviarci agli hotels pensando agli affari da concludere il giorno dopo e alla sbornia d'India da smaltire.

1 commento:

pilipo ha detto...

bello!
poi mi racconti bene quandoo ci vediamo
specialmente la parte dove ti perdi nel turbine sfrenato!
andiamo ai murazzi sabato? nn è propio come a Cannes ma dopo tre long island le cose possono migliorare...