domenica 24 giugno 2007

Una bella mostra

Drawing by V.Beecroft

Negli ultimi tre giorni sono stata a Bergamo e mi sono ritagliata un'oretta per visitare una mostra alla Gamec. Qui ho potuto vedere i lavori di due bravi e giovani artisti e vorrei farveli conoscere di più.

Il primo è JOHANNES KAHR, una delle figure di spicco della pittura tedesca e internazionale. La sua tecnica con oli e con pastelli è estrema. Raffinatissima. I quadri che vedete nel video sono tutti olii o pastelli su carta. Pur sembrando foto o immagini televisive. Sul sito di exibart potete vedere proprio un documentario su di lui e sulla mostra da me visitata.

http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp/idelemento/39298

L'altra artista è VANESSA BEECROFT, italiana e molto conosciuta a livello internazionale per le sue performance e per le fotografie che ritraggono modelle seminude e immobili negli spazi delle gallerie e dei musei più prestigiosi del mondo. Questa mostra è dedicata però al suo lavoro pittorico in cui l'artista affronta alcuni degli aspetti più contraversi della nostra realtà sociale e culturale: il rapporto col cibo, la sessualità, l'ossessione per la bellezza e la forma fisica.

La Beecroft ha solo 34 anni, il suo primo lavoro è il "Libro del cibo". Per otto anni, dall'85 al '93, annota quotidianamente che cosa ha ingerito e forse, anche se non l'ha mai detto, che cosa non avrebbe dovuto ingerire. Il cibo quindi che entra nel corpo, anche a dispetto di una volontà di ferro che lo controlla, è la sua grande ossessione. Chiamata a partecipare a una mostra di fine anno dell'Accademia di Brera, decide di portare questo suo diario "performato" da ragazze che come lei frequentano l'Accademia. Il risultato di questa operazione, dove le ragazze indossano parrucche gialle, rosse e arancio: "da bambina disegnavo sempre bambole e ragazze dai capelli rossi", racconta lei, è sorprendente. Le ragazze sono scomposte, alcune sono brutte, altre sgraziate. Soprattutto sono tante, tanti corpi esposti nella loro ambiguità: fragili proprio perché esposti, e al tempo stesso fortissimi, perché catturano un'attenzione estrema fatta di voyeurismo e repulsa (quando poi questi corpi saranno presentati nudi e con il sesso depilato), turbamento ipnotico. Comincia una leggenda postmoderna, la storia di un'artista che in dieci anni ha scalato musei e mercato dell'arte lavorando con tenacia sulle proprie ossessioni e drammi infantili. Rimanendo una creatura dall'aspetto fragile e fortissimo insieme.

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